Habanos presenta i risultati fiscali 2020
Uno dei momenti tanto attesi del Festival del Habano e, in questo caso, degli Habanos World Days è la presentazione dei risultati fiscali dell’azienda. In una versione virtuale della tradizionale conferenza stampa. Leopoldo Cintra González (Vicepresidente commerciale), e José Maria López Inchaurbe (Vicepresidente dello sviluppo). Hanno rivelato fatti e cifre riguardanti la produzione ed il fatturato dell’anno appena trascorso.
Risultati in calo a causa del Covid
Habanos SA ha registrato nel 2020, entrate per 507 milioni di Dollari, che rappresentano un calo del 4% rispetto all’anno precedente (2019). Com’è prevedibile, il calo è principalmente dovuto, alla pandemia di Covid-19. Che ha pesantemente influito nell’intera filiera di produzione e distribuzione mondiale.
Nonostante questi numeri, che seppur previsti, lasciano un lieve amaro in bocca, la grande sorpresa è stata l’annuncio della Cina come mercato principale dell’azienda. Confermando la sua crescita negli ultimi anni, il paese ha superato la Spagna, che fino allo scorso anno, era il leader nelle vendite di sigari cubani. Dopo Cina e Spagna, arrivano Francia, Germania e Svizzera.
Secondo Leopoldo Cintra González, la posizione raggiunta dalla Cina è stata raggiunta da una somma di fattori come il lavoro dei distributori locali e dei punti vendita, la crescita del mercato consumer e il lancio di edizioni celebrative del calendario cinese.
Il vecchio continente
L’Europa, inteso come mercato complessivo, detiene ancora la pole position nelle vendite di Habanos, rappresentando il 60% del volume delle vendite globali interministeriali di “pezzi venduti”. Ed il 53% del valore, in termini di fatturato. Il vecchio continente, nel 2020, ha fatto registrare una crescita del 2% in volume, nonostante la drastica flessione negativa, apportata dalle vendite dei Duty Free. Canale importante per la composizione dei ricavi, ma poco significativi visti i vincoli di viaggio, subiti nel corso del 2020.
Mercati in calo
In generale, i paesi e i mercati dove le vendite sono strettamente legate al turismo, come Cuba e Dubai, hanno registrato un calo del volume delle vendite. Parzialmente compensato in certi casi, dalla crescita del mercato interno. La stessa Cuba che normalmente si collocava in quinta posizione, in termini di volume di vendite, nel 2020 non figurava tra le prime 10. Mentre l’Italia: non pervenuta.
Nonostante il leggero calo delle vendite globali, i numeri sono stati considerati soddisfacenti e gli. Amministratori si sono dichiarati fiduciosi in una ripresa del fatturato per il 2021. Staremo a vedere.