Cohiba: 15 curiosità sul marchio di sigari cubani più famoso al mondo
Il marchio Cohiba in appena poco più di 50 anni, è passato da marchio esclusivo per Fidel Castro, alla marca di sigari cubani più prestigiosa e più conosciuta al mondo. Oggi nell’olimpo, assieme a grandi nomi come Dom Pérignon, Rolls Royce e Rolex, Cohiba è sinonimo di Lusso, e per la maggior parte degli estimatori, questo appellativo è ampiamente meritato.
Sono tra i sigari più quotati nelle classifiche di importanti forum online e riviste di settore, il Cohiba Behike BHK 52 è persino stato nominato Cigar of the Year nel 2010, dalla rivista Cigar Aficionado. Tra i marchi di Habanos, Cohiba è senza dubbio il piu importante del portafogli, e se il vostro humidor ne fosse ancora sprovvisto, allora vi consigliamo di affrettarvi ad acquistane uno. Inoltre ecco alcune curiosità su questo misterioso marchio, che dovreste conoscere.

1 – Cohiba significa tabacco
Il termine Cohiba (koh-hee-bah), deriva dalla antica denominazione utilizzata dagli indiani Taíno, per indicare il tabacco. Altre teorie a riguardo, precisano che con questo idioma, gli indigeni si riferissero, non alla pianta in sè, bensì ad un gruppo di foglie di tabacco:. Seccate ed arrotolate, che usavano incendiare per inalarne i fumi. I Taíno sono stati la prima popolazione amerindia a popolare i Caraibi, scomparsi a causa del genocidio commesso dagli europei durante la loro conquista e delle malattie infettive arrivate con i colonizzatori.

2 – È un marchio giovane
E’ tra le marche di sigari cubani, di piu recente creazione. Molti dei marchi cubani in commercio al giorno d’oggi, erano di proprietà privata, prima della Rivoluzione. Ma non Cohiba. Il marchio infatti è stato creato nel 1966, esclusivamente per Fidel Castro, quindi lo stesso Cohiba non ha nulla a che fare con i marchi storici di sigari cubani, ma è piuttosto un simbolo della Cuba di Castro e un’icona della Rivoluzione stessa.

3 – Cohiba è nato quasi per caso
La legenda narra che la guardia del corpo personale di Fidel Castro, commissionasse ad un torcedores di fiducia, la fabbricazione di particolari sigari, dalla forma molto snella ed affusolata, per proprio personale diletto. Dopo averne saggiato uno per puro capriccio, Castro si innamorò dell’aroma sprigionato da quel cilindro di foglie essiccate, tanto da rendendolo il suo sigaro preferito. Solo qualche anno piu tardi, per volontà dello stesso Fidel, venne creata una nuova marca di sigari, con lo scopo di rendere presentabili, i suoi sigari preferiti. Una sorta di brand personale, che vide ufficialmente la luce nel 1966, con il nome di Cohiba.

4 – I soldi non potevano comprare i Cohiba
Negli anni compresi tra la fondazione della marca (1966) ed il 1982 (anno di inizio della commercializzazione dei Cohiba), l’unico modo per fumare un Cohiba era durante un colloquio con Castro. I sigari cohiba infatti, durante quegli anni, venivano distribuiti in modo selettivo come regali diplomatici a dignitari, capi di stato, o chiunque altro fosse ritenuto degno di una tale splendida fumata. A quel tempo, il misterioso sigaro era disponibile in una sola vitola, molto sottile e slanciata: il Lanceros da ben 7,5 pollici di lunghezza (192 mm) per 38″ di cepo.

5 – L’anno 1982 e la commercializzazione
Prima del 1982, I Cohiba non erano commercializzati e quindi non disponibili per il grande pubblico. Inoltre durante i primi anni, successivi al lancio, si potevano acquistare solo in Spagna, forse in virtù di accordi commerciali tra i due Paesi. Inizialmente marchio vantava un vitolario molto ristretto, composto da soli tre moduli: il Lanceros, conosciuto nelle fabbriche come Laguito No. 1; il Corona Especial, o Laguito n. 2, e Panetela, o Laguito n. 3. Solamente verso la fine degli anni ’80, hanno fatto la comparsa sigari dai cepi più gruesi. Nel 1989 infatti vennero presentati al pubblico il Cohiba Robusto, l’Esplendidos delle dimensioni di Churchill (Julieta n.2) e il piccolissimo Exquisitos.

6 – Cohiba è disponibile in quattro linee
Il marchio più famoso di Cuba dispone oggi di ben quattro linee: la linea principale, ufficialmente chiamata Línea Clásica, che comprende i tre Laguito, più il Robusto, L’esplendidos, ed il Panetela. La Serie Siglo, nota anche come Línea 1492. La linea Maduro, Introdotto nel 2007, e chiamata Maduro 5, in virtù dei 5 anni di fermentazione delle foglie di capa. Ed infine i Behike, denominata Cohiba Behike BHK Serie. Come se i Cohiba non fossero già sufficientemente costosi, i Behike vi faranno ricredere. In quanto sono i sigari più costosi e prestigiosi, dell’intero portafoglio di Cohiba. Il Behike BHK 52 è stato nominato Sigaro dell’Anno nel 2010 dalla rivista Cigar Aficionado.

7 – La nascita della serie 1492 (Siglo)
Occorre innanzitutto premettere, qualora non ne foste a conoscenza, che il marchio di sigari Davidoff, produceva sigari a cuba, fino ai primissimi anni ’90. Qualche anno piu tardi, in seguito a divergenze di vedute con il regime Cubano, la produzione di questa importante maison, fu trasferita nella Repubblica Dominicana. L’industria dei sigari cubana si trovò quindi con un grosso vuoto da colmare: allora non vi era alcun marchio di alto valore e prestigio, in grado di sopperire alla mancanza di Davidoff. Fu così che il marchio Cohiba, in commercio solo da una decina di anni, e solo con tre vitolas, decise di introdurre una nuova famiglia di sigari, denominata Linea 1492 (in onore all’anno della scoperta del nuovo mondo, da parte di Cristoforo Colombo).
Per alcuni, la serie di sigari 1492, conosciuta che come Siglo, altro non è che la riproposizione dei sigari più iconici e di maggior successo di Davidoff: I Davidoff Château Haut Brion, Château Margaux, Château Mouton-Rothschild, Château Latour ed il Davidoff 5000, hanno le medesime dimensioni (vitolas) rispettivamente dei Cohiba Siglo-1, Siglo-2, Siglo-3, Siglo-4, Siglo-5. Il siglo VI invece è stato presentato 8 anni piu tardi, con un modulo tutto nuovo per l’epoca.

8 – El Laguito, dove si compie la magia
El Laguito è la grande villa gialla, immersa nel verdeggiante quartiere di Miramar dell’Avana, dove è localizzata la produzione dei sigari Cohiba. La villa fu costruita da un magnate cubano di nome Alberto Casimiro Fowler, ma in seguito divenne la fabbrica Cohiba. Il logo Cohiba è audacemente blasonato sull’ampio muro delle scale ed è visibile non appena si entra nell’atrio. El Laguito, tuttavia, non è l’unica fabbrica che produce Cohiba. Per soddisfare la domanda, Habanos ha esteso la produzione ad altre fabbriche, ma è opinione diffusa che i migliori Cohiba vengano prodotti a El Laguito.

9 – Le piantagioni sono segrete
Pochissime piantagioni di tabacco a Cuba, riescono a produrre foglie di tabacco che rispettino il livello qualitativo altissimo necessario, per essere utilizzato per la fabbricazione dei sigari a marchio Cohiba. E Habanos S.a. stessa non dichiara in alcun modo quali siano le fincas (fattorie) in grado di rispettare questi standard, e quindi quale sia l’effettiva origine del tabacco dei Cohiba. Sappiamo tuttavia che le piantagioni si trovano nella provincia di Pinar del Río, ma è piuttosto vago. Alcuni agricoltori potrebbero affermare che il loro tabacco viene utilizzato per Cohiba, tuttavia, la verità è abbastanza difficile da verificare a meno che non siate impiegati da Habanos.

10 – Probabilmente hai fumato almeno un falso
Gli orologi Rolex, vengono falsificati. Le borse Louis Vuitton, vengono contraffatte. Le scarpe Prada, anche. E poiché anche i sigari cubani Cohiba sono un prodotto di lusso, sono contraffatti più di qualsiasi altra marca di sigari al mondo. Ecco perché è facile trovare Cohiba venduti per le strade di Cuba, o nei negozi di souvenir delle spiagge caraibiche. Quindi, quei Cohiba che tuo cugino ha comprato sulla spiaggia di Cancún, per pochi euro. O gli Esplendidos che il tuo contatto a cuba, che lavorando nella fabbrica, riesce a portar fuori dalla porta sul retro. Piuttosto che le cooperative cubane di lavoratori, che vendono direttamente dalle fabbriche. Sono tutti escamotage per indurre il turista poco avvezzo a questo mondo, attirato anche dall’idea di concludere un ottimo affare, ad acquistare dei sigari falsi.

11 – Il nome Cohiba è al centro di un contenzioso internazionale
Per coloro che non siano documentati riguardo importanti accadimenti del secolo scorso, ricordiamo che dagli anni ’60 è in vigore un illegale embargo economico ordinato dagli USA a danno di Cuba. Quindi negli USA non sono commercializzati ne sigari ne alcun altro prodotto di origine Cubana. Negli anni ’80, General Cigars un colosso nel mondo del tabacco, ha lanciato nel mercato Statunitense, dei sigari di origine Dominicana, marchiati Cohiba. La faccenda ovviamente non piacque ad Habanos (società che detiene i diritti di utilizzo dei marchio Cohiba) che ovviamente intentò causa nei confronti di GC. Seguirono contro cause, ricorsi, un numero imprecisato di udienze e sentenze, e contenziosi che vanno avanti ormai da decenni. non credo che si vedrà mai la fine di questa causa.

12 – L’evoluzione del logo e delle anillas
Il logo di Cohiba raffigura un volto di profilo, i cui tratti somatici sono un chiaro riferimento ai. Taino (naso arcuato, nuca oblunga e capelli raccolti), l’etnia indigena che popolavano l’isola di Cuba prima delle invasioni Europee. Anche se sommariamente costante, il logo della marca, ed il suo corredo grafico, sono passati da semplici punti e linee, a design piu complessi. Arricchiti nel tempo, con elementi e tecnologie grafiche, volte ad impreziosire l’immagine della marca. Ovviamente le anillas, sono state le prime a subire le trasformazioni e a trarre vantaggio dalle nuove tecnologie. Infatti, se negli anni ’70-’80 le anillas erano semplici fascette di carta stampata. E i famosi quadretti bianchi, altro non erano che semplici puntini bianchi su fondo nero. Oggi troviamo elementi decorativi color oro, stampe tridimensionali e sofisticati ologrammi anti-contraffazione. Oltre ad elementi stampati con inchiostro ottico, simile a quello utilizzati nelle normali banconote.

13 – È l’unico cubano con un cepo di 60″
In occasione del 50° Anniversario della marca Cohiba, celebrato a febbraio del 2016 durante il XVIII Festival del Habano, a L’avana (Cuba). Habanos ha presentato un humidor prodotto in appena 50 esemplari, dalla maison francese Elie Bleu, e venduto a pochi fortunati per centinaia di migliaia di euro. Questi preziosi armadietti, celavano al loro interno, 50 sigari Cohiba 50° Aniversario, ciascuno dei quali misuravano ben 178 mm di lunghezza e cepo 60″ (sessantaquattresimi di pollice). Per la prima (e finora unica) volta quindi, si è visto un sigaro cubano con cepo di mili dimensioni. Qualche anno prima, nel 2014, con l’edizione limitata Cohiba Robusto Supremo si arrivò a 58″ di cepo, ma finora il 50° Aniversario rimane l’unico sigaro cubano commercializzato a raggiungere un ring di 60″.

14 – È il marchio più costoso di Cuba
Tra i sigari premium di produzione regolare, siano essi cubani oppure no, i sigari della marca Cohiba sono quasi certamente i più costosi al mondo, fatte rare eccezioni. Nel Regno Unito (uno dei mercati con i listini piu cari in europa), un Cohiba Robusto può costare fino a 35,00 sterline (circa 40,00 €). In Canada, lo stesso sigaro potreste trovarlo addirittura a 70,00 dollari canadesi (circa 45,00 €). La questione si fa più calda, quando si parla di Behike: con prezzi che superano ampiamente i 100,00 USD al sigaro, in alcuni mercati. Ammesso che si riescano a trovare.

15 – Non esistono i Cohiba economici
I Cohiba scontati non esistono. La domanda di questi sigari, da parte degli appassionati, supera di gran lunga l’offerta. Ed i prezzi all’ingrosso sono spesso cosi elevati, che risulta molto improbabile riuscirli a trovare ad un prezzo ribassato. Quindi se vi vengono proposti ad un prezzo molto più economico del normale, è altamente probabilmente che siano dei falsi. Cercare dei Cohiba scontati è un esercizio di autoillusione e una perdita di tempo. Invece di sprecare le vostre energie cercando di risparmiare qualche euro, affidatevi piuttosto ad un rivenditore ufficiale, ed instaurata con lui un rapporto di fiducia reciproca, cosi che possiate attingere qualche Cohiba, dalle piccole forniture che l’importatore italiano riesce ad elemosinare da Habanos.

Fonte: https://www.cigaraficionado.com/article/cohiba-15-fascinating-facts-about-cuba-s-most-famous-brand